Nota del sindaco su "scuola parentale ed educazione"

“Ci sono valori talmente affermati che facciamo fatica a credere che non siano universalmente riconosciuti. Restiamo male quando scopriamo che così non è, a maggior ragione se succede vicino a noi. In questo caso, l’impatto è ancora più sconvolgente, perché parliamo di concetti come educazione, formazione, rispetto, con il tentativo di incidere pesantemente sulla crescita dei nostri ragazzi. Il mondo è cambiato, si è emancipato, è progredito culturalmente e socialmente. Un mondo dove le donne hanno il ruolo che le compete in ogni ambito, sociale, lavorativo, sportivo, pubblico e privato. Un mondo dove ognuno può scegliere liberamente chi essere. Un mondo dove le differenze sono punti di forza e dove l’orientamento sessuale non è un particolare su cui soffermarsi. Un mondo dove la virilità e l’autorità maschile non è sinonimo di educazione. Purtroppo dobbiamo invece constatare che c’è ancora una parte di mondo che pensa di vivere in un’epoca oscurantista fatta di sopraffazioni, imposizioni, discriminazioni e sottomissioni. La scuola parentale situata ad Albano Laziale, che leggiamo nelle cronache di questi giorni, trova spazio all’interno del collegio dei Padri Lefebvriani, già tristemente noti per aver concesso di celebrare i funerali di Erich Priebke, il “boia” delle Fosse Ardeatine. La città di Albano Laziale, in quel caso si ribellò pacificamente e cacciò letteralmente il feretro del gerarca nazista. Sono certo che, anche in questa occasione, la grande cultura sociale di cui è permeata la nostra città saprà arginare questa deriva oscurantista, contrapponendo la libertà individuale alla sottomissione. Sono certo che verranno portati avanti i valori che ci contraddistinguono come società laica e democratica, facendo prevalere il pensiero progressista su quello oscurantista. Sono certo che la nostra comunità saprà rispondere a questa logica di chiusura e oppressione, anche in modo pubblico. Sono certo che le famiglie che insegnano ai propri figli il rispetto e la comprensione, gli insegnanti che educano i nostri ragazzi alla crescita della propria personalità sapranno superare questi metodi a dir poco coercitivi. La cultura, la conoscenza, il rispetto alla fine vincono sempre!”. Così in una nota il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini.

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