La Volsca Ambiente e Servizi S.p.A. ha
comunicato i primi risultati della sperimentazione in atto sulla raccolta
differenziata “porta a porta”, relativa a 237 famiglie, corrispondenti a 486
abitanti del centro storico di Albano Laziale. I risultati si riferiscono a sei
settimane di monitoraggio.
Si rammenta che per questo servizio di
raccolta sperimentale si è previsto, a differenza dei primi due “step”, la sola
consegna dei contenitori mono utenza per ogni singola famiglia, eccezion fatta
per le utenze non domestiche che hanno mantenuto il sistema carrellato a
richiesta ed a seconda della tipologia del rifiuto prodotto ed assimilato.
In modo particolare:
· il mastello della
carta è sostituito da sacchi in carta volumetria 35 litri, conformi alle norme
UNI EN 13593:2003 e 22248:1993 (garanzie di resistenza meccanica alle rotture).
I sacchi invece sono al 100% in carta riciclata certificati FSC;
· i sacchi dell’umido
sono sostituiti da sacchi di carta per il mastello “sotto lavello” dalle
proprietà specifiche traspiranti e anti odore;
· il sacco
dell'indifferenziata è sostituito da un mastello, dotato di “Tag UHF” o “Trasponder”,
ovvero “microchip”, gli stessi per censire il numero dei conferimenti di ogni
singola famiglia. I dati di rilevamento nonché consegna verranno gestiti
mediante l'utilizzo di un apposito software.
I risultati mostrano che, in circa sei
settimane di servizio, ci si è stabilizzati su un livello di esposizione dei
contenitori prossima al 60%. Inoltre le soluzioni adottate per il
materiale organico e i sacchi di carta per la raccolta della carta e del
cartone si sono rilevate assolutamente adeguate ed idonee al servizio. Infine
la novità dei mastelli dotati di “microchip” consentono di tenere in dettaglio
sotto controllo i conferimenti degli utenti.
Il Consigliere comunale Luca Andreassi
ha commentato: «I risultati delle prime sei settimane di sperimentazione ci
danno indicazioni più che positive sia sulla scelta della monoutenza, sia
sull’utilizzo di materiali diversi rispetto agli “step” precedenti. In
particolare, i sacchi di carta per la gestione dell’umido hanno dato risultati
più che buoni, che ci spingono a proseguire su questa strada. Sulla base di
questa sperimentazione, infatti, effettueremo delle scelte per il completamento
della raccolta differenziata porta a porta sull’intero territorio. L’estensione
a tutto il territorio del “porta a porta” inizierà subito dopo l’approvazione
del bilancio in discussione in questi giorni».
Andreassi ha infine
concluso: «I dati della percentuale di differenziata nelle aree sperimentali,
che si attestano intorno al 60%, ci confermano un dato a noi ben noto. Ovvero
che questo è un livello fisiologico a cui si riesce a giungere in tutte le zone
in cui il “porta a porta” è attivo. La novità è che, grazie ai mastelli col
“microchip”, oggi noi sappiamo esattamente chi la differenziata la fa e chi
invece sceglie soluzioni diverse e, magari incivili. L’esistenza di
un’ordinanza sindacale, che sanziona chi non fa la differenziata nelle aree
interessate da quest’ultima, ci consente di intervenire in maniera specifica e
mirata proprio contro quei “furbetti”
che sversano l’indifferenziato in qualche superstite cassonetto stradale».