Piano antenne, Fiorani: “Il piano è l’unica garanzia di controllo del territorio. Chi tenta di affossarlo fa altri interessi”. Il 4 Dicembre Commissione aperta alle associazioni.


Nota stampa di Claudio Fiorani, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Albano Laziale


“L’approvazione del piano antenne a tutela del territorio è lo spartiacque tra la fase demagogica e quella reale. La proposta giunge in Consiglio Comunale due anni dopo l’approvazione della bozza in Giunta. In questi due anni abbiamo coinvolto la cittadinanza nelle scelte strategiche e importanti per la salute pubblica. Del resto il piano è un miglioramento di quello del 2007 e aggiornato in base alle normative vigenti e alle nuove tecnologie di controllo.
Esso pone i seguenti obiettivi:      
- Limitare le installazioni delle antenne e quindi l’elettrosmog nel rispetto della normativa;
· Delocalizzare su siti pubblici le antenne;
· Razionalizzare e condividere con la cittadinanza i processi decisionali sulle future installazioni, al fine di evitare la disinformazione sull’argomento.Proprio per eliminare ogni dubbio nell’opinione pubblica abbiamo rinviato ulteriormente il punto in Consiglio, consentendo alla Commissione Consiliare di riunirsi nuovamente per produrre proposte migliorative, anche alla luce delle osservazioni delle Associazioni e dei Comitati di Quartiere.
Al fine di rendere ancora più partecipati e trasparenti questi passaggi, con il Presidente della Commissione, il consigliere Marco Guglielmo, abbiamo convocato una seduta della commissione aperta a tutte le associazioni per giovedì 4 dicembre a Palazzo Savelli.Nel corso di tale seduta ogni associazione potrà produrre un contributo scritto che sarà inserito a verbale e quindi agli atti della commissione.Vorrei fosse chiaro che il piano è l’unica garanzia di controllo per il territorio, considerando che la Legge ne scandisce molto bene i parametri proprio nell’interesse della salute dei cittadini.Inoltre, proprio ad ulteriore garanzia per la tutela della salute pubblica, è stato proposto lo stanziamento di un fondo comunale finalizzato alla realizzazione di una rete di monitoraggio continuo dei siti sensibili e delle zone limitrofe sia per le installazioni esistenti che per quelle future.Chi oggi vuole affossare il piano, di fatto vuole fare gli interessi dei privati sulle antenne.Inoltre non approvare il piano equivale a mantenere quello vecchio, all’interno del quale i siti su cui si discute oggi sono già presenti”.

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