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Propaganda Fide

Associazione Vittime del Bombardamento di Propaganda Fide

 

L'Associazione Vittime del Bombardamento di Propaganda Fide nasce per non dimenticare. Non dimenticare la tragica giornata del10 febbraio 1944, quando gli Alleati colpirono il Collegio di Propaganda Fide a Castel Gandolfo, tra le 9 e le dieci del mattino, provocando almeno 500 vittime civili.

 
 

Secondo quanto riferito dagli Alleati, il bombardamento faceva parte delle iniziative belliche volte adinterrompere le linee logistiche tedesche che rifornivano il fronte di Cassino e di Anzio(a sole 20 miglia a sud), in quanto i tedeschi avrebbero regolarmente attraversato il paese con i loro mezzi militari da e per il fronte, e l'abitato risultava "pieno zeppo di nazisti". Le informazioni alleate vennerorecisamente smentite dai più alti vertici vaticani:a Washington, monsignor Amleto Giovanni Cicognan, incaricato dal cardinale Luigi Maglione, dichiarò che nessun soldato tedesco era stato ammesso entro le mura della villa pontificia.Dopo il bombardamento, laNational Catholic Welfare Conferenceemise un comunicato ufficiale affermando cheCastel Gandolfo fosse "piena zeppa di profughi italiani", nel numero di circa 15.000, diverse centinaia dei quali erano rimasti uccisi a causa dei bombardamenti alleati.

E così, il 10 febbraio, tra le ore 9 e le 10 del mattino, i bombardieri alleati in due ondate colpirono esattamente il Collegio di Propaganda Fide e Villa Barberini, in piena zona extra-territoriale, causando circa 500 vittime, tutti civili rifugiati sotto la protezione di una nazione neutrale.In realtà, il numero delle vittime non è stato mai accertato, a causa della lacunosità dei registri di morte conservati presso il Tribunale di Velletri.

 
 

L'Associazione ha nel suo statutol'obiettivo di far proclamare il bombardamento del 10 febbraio 1944 crimine di guerra dalla Corte Internazionale dell'Aia.Ogni anno la stessa associazione, d'accordo con i comuni di Albano Laziale e Castel Gandolfo, commemorano la memoria del bombardamento.